CAMPAGNA CONTRO IL TURISMO SESSUALE A LIMA, TRUJILLO, CUSCO E IQUITOS :
In queste quattro importanti città del Perù, punti strategici per il turismo peruviano, si svilupperà la campagna di prevenzione per lo sfruttamento sessuale infantile nel settore turistico nei prossimi mesi. Questo orribile fenomeno impegna seriamente varie istituzioni dirette dal MINCETUR, in collaborazione con UNICEF e la ONG CESVI.
Secondo il MINCETUR in queste quattro città il fenomeno del turismo sessuale risulta esteso e purtroppo in continuo aumento, motivo per il quale si cercherà di sensibilizzare al massimo gli operatori turistici e il pubblico in generale per poter proteggere tutti insieme i nostri bambini.
La PERU PARADISE TRAVEL si impegna a contribuire al miglioramento dell’immagine del Perù, come destinazione turistica sostenibile e responsabile che NON ACCETTA IL TURISMO SESSUALE INFANTILE.
In occasione di questa campagna, verranno distribuiti dalle varie istituzioni menzionate volantini, adesivi ed altro materiale nelle agenzie viaggi e tutte le attività legate al settore turismo… vi ricordiamo che il Perù prevede in casi di abuso sessuale la pena di 10 sofferenti anni di carcere.
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’articolo 16 della legge 269/98.
La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione e alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero.
IMPARIAMO A RISPETTARE VIAGGIANDO E A VIAGGIARE RISPETTANDO
PERU PARADISE TRAVEL insieme a tutti i Suoi collaboratori in Perù vorrebbero ricordare ai viaggiatori di adottare comportamenti etici e responsabili durante la loro permanenza in territorio peruviano.
Viaggiare, o semplicemente “fare una vacanza”, non significa dimenticarsi delle regole di convivenza civile e di rispetto nei confronti della dignità delle popolazioni visitate.
Essere responsabili in viaggio significa rispettare le regole, le altre persone, i loro diritti e le loro culture, valorizzandole e cercando di comprenderle, di coglierne l’essenza senza invaderle o giudicarle, sostenendo la società civile e il suo sviluppo in generale e cercando, magari, di lasciare un esempio di tolleranza e di comportamenti virtuosi.
Significa anche tutelare l’ambiente, consapevoli che il patrimonio naturale di questi paesi è il principale sostentamento della popolazione, ed una risorsa fondamentale per garantirne lo sviluppo nei prossimi anni.
Anche se trascorriamo solo alcune ore in un posto, non dimentichiamoci MAI che veniamo costantemente osservati come modelli di comportamento.
PERU PARADISE TRAVEL e i Suoi collaboratori, si augurano che questa filosofia oggi chiamata “turismo responsabile” diventi patrimonio comune dei viaggiatori, e un biglietto da visita per le generazioni future.
Perchè un viaggio è un’esperienza di formazione e crescita personale, non solo per il turista o viaggiatore, ma anche per chi lo accoglie nella sua terra.
Turismo, sviluppo ed ambiente sono strettamente collegati ed interdipendenti.
Proponiamo un piccolo decalogo di comportamenti “responsabili”, che dovrebbero contraddistinguerci nei nostri viaggi:
- Informiamoci sulla storia e sulla cultura del paese di destinazione.
- Facciamoci spiegare dal nostro agente di viaggio qual è la sua etica.
- Chiediamo quale percentuale del prezzo del viaggio va alle comunità ospitanti, o viene dedicata a progetti per lo sviluppo locale.
- Mettiamo in valigia lo spirito di adattamento.
- Partiamo senza pregiudizi e cerchiamo di andare oltre gli stereotipi.
- Rispettiamo le persone, l’ambiente e il patrimonio storico culturale.
- Non chiediamo o pretendiamo privilegi o pratiche che causino impatto negativo.
- Dimostriamo interesse per la lingua, le tradizioni, i costumi locali senza voler imporre i nostri. Non assumiamo comportamenti offensivi per usi e costumi locali.
- Non ostentiamo ricchezza stridente rispetto al tenore di vita locale. Questo ci ritornerà utile anche per la nostra sicurezza.
- Prima di effettuare scatti o riprese video chiediamo il permesso.
Inoltre, raccomandiamo caldamente di NON dare dolciumi, monete e denaro in genere ai bambini che lo chiedono (la cosiddetta “propina”), nè farsi fotografare in mezzo a loro offrendo del denaro, per non abituarli a vivere di carità. Molto meglio portare articoli di cancelleria o impegnarsi a sostenere direttamente dei progetti di sviluppo locale.